Un'altra intervista di Ben su Jackie and Ryan!
TRADUZIONE DI SKYLER PER BEN BARNES ITALIA FAN SPACE
ESCLUSIVO:
Ben Barnes parla di “Jackie and Ryan” di Brandon TroyOltre ad avere l’opportunità di parlare con l’autrice-regista, Ami, Canaan Mann, del suo film JACKIE & RYAN
Ho parlato con uno dei protagonisti del film, Ben Barnes.
Essendo un attore con un certo background musicale, ero interessato a sapere da Ben in che modo questo talento lo ha aiutato a girare questo film. Quindi oltre a parlare di quello che lo attraeva del progetto, nella nostra intervista, ha anche raccontato l’allenamento a cui si è sottoposto per dare vita al suo personaggio, Ryan Brenner.
Leggete qui di seguito ...
Brandon Troy: Per cominciare Ben, puoi dirci cosa ti ha portato a questo progetto?
Ben Barnes: E’ stato un insieme di cose … Katie [Heigl] che aveva lavorato in precedenza con me in THE BIG WEDDING mi disse che stava lavorando a questo film con una grande regista, Ami Mann … quindi mi ha chiesto “Tu canti, giusto?” e io ho risposto “Sì!” e lei “Suoni la chitarra, giusto?” e io “Oh, … no!” e lei ha replicato con “Oh … bene, penso che dovresti comunque leggere il copione!”. Così dopo che non avevo più sentito parlare di questo progetto per alcuni mesi, ho iniziato a leggere un copione che mi aveva mandato il mio agente che parlava di questo musicista di strada, girovago e di questa madre single che è come bloccata nella propria vita … e leggendo il copione ho conosciuto questa storia bella e profonda di queste due persone le cui vite si intrecciano … una cosa che ha davvero scatenato il mio interesse. Per ironia della sorte, dopo aver parlato del mio interessamento a questo progetto col mio agente, ho subito scoperto che era lo stesso di cui mi aveva parlato Katie mesi addietro! Quindi ho fatto il provino per la regista, mandandole un video di me che cerco di suonare la chitarra, cosa che davvero non sapevo fare … (ride)
BT: (ride)
BB: …. Nel video cantavo anche e, alla fine, ho avuto la parte. Una volta che è successo, ho passato due mesi e mezzo a prendere lezioni di chitarra ogni giorno per poter arrivare al punto di poterla suonare in maniera credibile davanti alla telecamera e barare almeno nelle parti più difficili da suonare. Un’altra abilità su cui ho dovuto esercitarmi era essere in grado di cantare alla maniera della vecchia scuola del folk-blues degli anni ’20 e ’30. In più, ho fatto su e giù per i treni e ho passato del tempo in compagnia di grandiosi musicisti di strada di New Orleans, quando eravamo nello Utah dove è stato preparato e girato il film. Quindi, oltre a tutte le cose in cui mi sono impegnato per prepararmi a questo ruolo, il film mi ha attirato perché era una storia semplice, fuori dai clichè.
BT: Eccoci al punto! Così, come hai appena detto, tu hai già avuto un po’ di esperienze come cantante; tuttavia, dopo aver fatto qualche ricerca, ho capito anche che in passato sei stato un batterista?
BB: Si, lo ero. La mia prima esperienza in assoluto è stata nel West End in un musical di Bugsy Malone; precisamente, suonavo la batteria in un’orchestra jazz, avevo quindici o sedici anni … ricordo che a quei tempi mi sentivo davvero grande, sentivo che avrei finito la scuola, poi avrei impacchettato le mie bacchette e sarei andato a vivere al centro di Londra … era un periodo davvero magico! Detto questo, sono stato abbastanza fortunato di essere capace in questo film di cantare molte canzoni, perchè mi ero già divertito a farlo in altri. Per esempio, ho fatto un film, KILLING BONO, in cui ho cantato della pessima musica anni ’80 …
BT: (ride)
BB: Ho fatto anche un film, basato su una commedia di Noel Coward, in cui canto alcuni pezzi da solista in jazz vecchio stile degli anni ’20.
BT: Bene, bene …
BB: Di questo film, tuttavia, posso dire che è quello di cui sono più fiero, per via soprattutto della musica folk-blues che mi ha davvero affascinato. In più sono stato capace di cantare per quattro grandi colonne sonore, il che è stato molto gratificante! BT: Lo vedo, lo vedo … durante la nostra conversazione hai menzionato questa eclettica folk- music su cui hai dovuto esercitarti per interpretare il tuo personaggio nel film … quanto ti ha aiutato, l’aver avuto esperienze musicali precedenti, nell’apprendere questo genere? BB: Ad essere onesto, ho solo ascoltato parecchie registrazioni di alcune delle canzoni che appaiono nel film. Volevo renderle più contemporanee, ma alcune di queste erano vecchie di più di cento anni! Tuttavia la musica al giorno d’oggi è qualcosa di molto ciclico … ad esempio ci sono band come “Mumford & Sons” che hanno riportato indietro lo stile folk. Cambiando argomento, ora vorrei dire che la faccenda della chitarra è stata la più impegnativa, dal momento che molte delle canzoni che suonavamo per strada erano eseguite con dei finger picks [anelletti di metallo sulle dita] che erano molto difficili da usare per un principiante assoluto come me.
BT: Bene, bene …
BB: Questa cosa mi ha mandato nel panico più di qualunque altra. Tuttavia, nonostante questo, suonare la chitarra mi ha dato modo di focalizzarmi sulla mia paura (ride) … per esempio, non ero preoccupato di come avrei recitato la scena perché ero più concentrato sul suonare …
BT: (ride)
BB: Quindi suonare la chitarra mi ha impedito di preoccuparmi troppo della mia recitazione. È stato abbastanza utile!
BT: Lo vedo, lo vedo. Ok Ben, grazie mille per aver trovato il tempo di parlare con me!
BB: Grazie amico! È stato bello parlare con te!
A cura di Brandon Troy
Grazie ancora alla meravigliosa Skyler!
Per la fonte originale: http://www.reelfilmnews.com/2015/07/04/exclusive-ben-barnes-talks-jackie-ryan/