martedì 7 luglio 2015

Ben per Reelfilmnews.com - Jackie and Ryan

Un'altra intervista di Ben su Jackie and Ryan!

TRADUZIONE DI SKYLER PER BEN BARNES ITALIA FAN SPACE


ESCLUSIVO:
Ben Barnes parla di “Jackie and Ryan” di Brandon TroyOltre ad avere l’opportunità di parlare con l’autrice-regista, Ami, Canaan Mann, del suo film JACKIE & RYAN

Ho parlato con uno dei protagonisti del film, Ben Barnes.
Essendo un attore con un certo background musicale, ero interessato a sapere da Ben in che modo questo talento lo ha aiutato a girare questo film. Quindi oltre a parlare di quello che lo attraeva del progetto, nella nostra intervista, ha anche raccontato l’allenamento a cui si è sottoposto per dare vita al suo personaggio, Ryan Brenner.
Leggete qui di seguito ...

Brandon Troy: Per cominciare Ben, puoi dirci cosa ti ha portato a questo progetto? 
Ben Barnes: E’ stato un insieme di cose … Katie [Heigl] che aveva lavorato in precedenza con me in THE BIG WEDDING mi disse che stava lavorando a questo film con una grande regista, Ami Mann … quindi mi ha chiesto “Tu canti, giusto?” e io ho risposto “Sì!” e lei “Suoni la chitarra, giusto?” e io “Oh, … no!” e lei ha replicato con “Oh … bene, penso che dovresti comunque leggere il copione!”. Così dopo che non avevo più sentito parlare di questo progetto per alcuni mesi, ho iniziato a leggere un copione che mi aveva mandato il mio agente che parlava di questo musicista di strada, girovago e di questa madre single che è come bloccata nella propria vita … e leggendo il copione ho conosciuto questa storia bella e profonda di queste due persone le cui vite si intrecciano … una cosa che ha davvero scatenato il mio interesse. Per ironia della sorte, dopo aver parlato del mio interessamento a questo progetto col mio agente, ho subito scoperto che era lo stesso di cui mi aveva parlato Katie mesi addietro! Quindi ho fatto il provino per la regista, mandandole un video di me che cerco di suonare la chitarra, cosa che davvero non sapevo fare … (ride) 

BT: (ride)
BB: …. Nel video cantavo anche e, alla fine, ho avuto la parte. Una volta che è successo, ho passato due mesi e mezzo a prendere lezioni di chitarra ogni giorno per poter arrivare al punto di poterla suonare in maniera credibile davanti alla telecamera e barare almeno nelle parti più difficili da suonare. Un’altra abilità su cui ho dovuto esercitarmi era essere in grado di cantare alla maniera della vecchia scuola del folk-blues degli anni ’20 e ’30. In più, ho fatto su e giù per i treni e ho passato del tempo in compagnia di grandiosi musicisti di strada di New Orleans, quando eravamo nello Utah dove è stato preparato e girato il film. Quindi, oltre a tutte le cose in cui mi sono impegnato per prepararmi a questo ruolo, il film mi ha attirato perché era una storia semplice, fuori dai clichè. 

BT: Eccoci al punto! Così, come hai appena detto, tu hai già avuto un po’ di esperienze come cantante; tuttavia, dopo aver fatto qualche ricerca, ho capito anche che in passato sei stato un batterista? 
BB: Si, lo ero. La mia prima esperienza in assoluto è stata nel West End in un musical di Bugsy Malone; precisamente, suonavo la batteria in un’orchestra jazz, avevo quindici o sedici anni … ricordo che a quei tempi mi sentivo davvero grande, sentivo che avrei finito la scuola, poi avrei impacchettato le mie bacchette e sarei andato a vivere al centro di Londra … era un periodo davvero magico! Detto questo, sono stato abbastanza fortunato di essere capace in questo film di cantare molte canzoni, perchè mi ero già divertito a farlo in altri. Per esempio, ho fatto un film, KILLING BONO, in cui ho cantato della pessima musica anni ’80 … 

BT: (ride)
BB: Ho fatto anche un film, basato su una commedia di Noel Coward, in cui canto alcuni pezzi da solista in jazz vecchio stile degli anni ’20.

BT: Bene, bene …
BB: Di questo film, tuttavia, posso dire che è quello di cui sono più fiero, per via soprattutto della musica folk-blues che mi ha davvero affascinato. In più sono stato capace di cantare per quattro grandi colonne sonore, il che è stato molto gratificante! BT: Lo vedo, lo vedo … durante la nostra conversazione hai menzionato questa eclettica folk- music su cui hai dovuto esercitarti per interpretare il tuo personaggio nel film … quanto ti ha aiutato, l’aver avuto esperienze musicali precedenti, nell’apprendere questo genere? BB: Ad essere onesto, ho solo ascoltato parecchie registrazioni di alcune delle canzoni che appaiono nel film. Volevo renderle più contemporanee, ma alcune di queste erano vecchie di più di cento anni! Tuttavia la musica al giorno d’oggi è qualcosa di molto ciclico … ad esempio ci sono band come “Mumford & Sons” che hanno riportato indietro lo stile folk. Cambiando argomento, ora vorrei dire che la faccenda della chitarra è stata la più impegnativa, dal momento che molte delle canzoni che suonavamo per strada erano eseguite con dei finger picks [anelletti di metallo sulle dita] che erano molto difficili da usare per un principiante assoluto come me. 

BT: Bene, bene …
BB: Questa cosa mi ha mandato nel panico più di qualunque altra. Tuttavia, nonostante questo, suonare la chitarra mi ha dato modo di focalizzarmi sulla mia paura (ride) … per esempio, non ero preoccupato di come avrei recitato la scena perché ero più concentrato sul suonare … 

BT: (ride)
BB: Quindi suonare la chitarra mi ha impedito di preoccuparmi troppo della mia recitazione. È stato abbastanza utile! 

BT: Lo vedo, lo vedo. Ok Ben, grazie mille per aver trovato il tempo di parlare con me! 
BB: Grazie amico! È stato bello parlare con te! 


A cura di Brandon Troy


Grazie ancora alla meravigliosa Skyler!



domenica 5 luglio 2015

The Examiner - Jackie and Ryan

TRADUZIONE DI SKYLER PER BEN BARNES ITALIA FAN SPACE

Il percorso di Ben Barnes da principe Caspian a re della strada

Ben Barnes è un ragazzo davvero principesco. 
L’attore inglese ha anche interpretato una figura regale, il principe Caspian, nella popolare saga de “Le cronache di Narnia”. 
Da quando ha interpretato “Il viaggio del veliero” nel 2010, si è dedicato a piccole produzioni indipendenti.
Ha interpretato un rocker fallito degli anni ’80 in “Killing Bono” ed un giovane scrittore del periodo della seconda Guerra Mondiale in “The words”. 
Più recentemente è apparso nella miniserie di History Channel “Sons of Liberty”, nel ruolo del Padre Fondatore Sam Adams.

Ora Barnes ritorna nell’era moderna interpretando un musicista di strada che si sposta facendo su e giù dai treni nel dramma romantico di Ami Canaan Mann "Jackie & Ryan." 
Ryan è un girovago che attraversa il paese con la sua chitarra, suonando per le strade in cambio di qualche offerta. Quando capita ad Ogden, nello Utah, incontra una graziosa ragazza del posto (Katherine Heigl) che una volta era una grande pop star prima che le cose andassero a rotoli con il suo matrimonio e la sua carriera. I due musicisti stringono un legame e pian piano si aiutano l’uno con l’altra ad affrontare i propri problemi.
L’affascinante Barnes dagli occhi scuri, di recente ha parlato di come ha dovuto imparare a suonare la chitarra per questo ruolo, riunendosi sul set con la Heigl (“Grey’s Anatomy,” “State of Affairs”) in questa produzione indipendente.
DOMANDA: Katherine ti ha parlato di questo film durante un pranzo, è così? Ma prima di tutto ha voluto sapere se sapevi cantare!
BARNES: Questo è esattamente ciò che ha detto. Io ho aggiunto “Cosa ha a che fare tutto questo con il dessert?” Non c’è un complimento più grande di quanto qualcuno con il quale hai lavorato al minimo delle tue capacità ti dice “Io credo che tu possa fare bene questa cosa” E’ una cosa così bella da sentire, specie da qualcuno che tu hai osservato in altri momenti dicendoti “Cosa posso imparare da lui?” Ed è stato davvero bello essere un personaggio così pieno di sfumature sulla carta, così reale, in una storia così tridimensionale. È stato anche un incentivo per me per imparare a suonare la chitarra, immergermi nel mondo dei musicisti di strada, dei vagabondi che saltano sui treni e tutte queste cose che hanno rappresentato delle porte molto facili da attraversare per capire come potevo stare sul set e interpretare onestamente una persona che non sei tu. È stato un percorso davvero esauriente verso il primo giorno di riprese.
D: Quindi tu non avevi mai suonato la chitarra, prima?
B: No, ma ho cantato molto in diversi progetti. Ho interpretato una rockstar fallita degli anni ’80 e un musicista jazz degli anni ’20, ma questo era un genere differente di cui non conoscevo molto così ho ascoltato parecchio blues e folk degli anni ’20 e ’30. Per la chitarra non c’era altro modo che far sanguinare le dita e impegnarsi. Ho avuto un insegnante eccezionale a Los Angeles. Mi dava ogni giorno esercizi da fare anche mentre guardavo la tv o ero nella vasca da bagno.
D: Hai avuto l’opportunità, prima che le riprese iniziassero, di lavorare col marito di Katherine, Josh Kelley. Come è stato lavorare con lui?
B: Josh è stato grandioso perchè è venuto nello studio di registrazione prima che il film iniziasse, mi ha insegnato parecchie cose sulla chitarra e c’era una specie di normale atmosfera familiare. Avevamo dei musicisti di New Orleans che è il luogo in cui i personaggi sono davvero basati. Essi hanno interpretato alcuni dei musicisti nel film. Siamo andati in giro, abbiamo scritto nuovi pezzi, sperimentato nuove cose e ascoltato musica. Sono state un paio di settimane molto belle durante le quali ci sentivamo … uniti, forse può sembrare un clichè ma tutti noi abbiamo semplicemente cercato di goderci il momento e Josh vi ha preso parte. 

D: Le riprese sono state molto brevi, vero?
B: Questo ha comportato una certa pressione. Speriamo che gli altri possano cogliere dei momenti di impreparazione che sembrino reali. Ma ci sono anche cose che ti deludono. Ricordo che c’era una canzone che prevedeva una complicata tecnica nell’uso delle dita che io avevo imparato ad eseguire. Ho passato tre mesi a studiarla. E alla fine Ami dice: “Okay, facciamo giusto una veloce ripresa di Ben che esegue questa canzone.” È durato giusto un minuto e un’unica ripresa. E alla fine hanno detto: “Questa va bene.” Ed era una ripresa larga. Io quasi piagnucolavo “Riprendete le mie dita! Riesco a farlo!” Ne valeva la pena, naturalmente, perché vuoi che tutto sembri vero. Ma, naturalmente non è di questo che parla il film. È basato sul modo in cui si crea il legame tra i due personaggi e su quello che rappresenta per loro, questo è tutto. Il resto è solo un’aggiunta
D: Tu e Katherine avevate già lavorato insieme in “The Big Wedding.”
B: Famoso, per le sei persone che lo hanno visto.
D: Ti ha aiutato il fatto di conoscere già la tua partner, in questo lavoro?
B: Si, è stato bello, davvero.
D: Cosa pensi del tuo lavoro in questo film?
B: Ne sono fiero. C’è una linea che separa il lavoro che hai fatto, quello per cui hai cercato di fare del tuo meglio e viene fuori in un certo modo, e il lavoro che, quando ti ritrovi a guardarlo, pensi “Sono fiero di ciò che ho fatto”. Non è facile. Non è facile navigare in queste acque.







Ancora grazie alla favolosa Skyler! <3 p="">

Gio

Jackie And Ryan - Daybullettin.com

Per la promozione di Jackie and Ryan Ben ha rilasciato numerose interviste.
Vi traduciamo qualcosa qui nel nostro blog! :)


TRADUZIONE DI SKYLER PER BEN BARNES ITALIA FAN SPACE


Con tutti i rumorosi blockbuster che irromperanno nelle sale per la festa del 4 luglio, un piccolo film come "Jackie & Ryan," una storia di cuore -amore in musica, interpretata da Katherine Heigl e Ben Barnes, potrebbe facilmente restare schiacciata.

Il film, scritto e diretto da Ami Mann, non sarà su molti grandi schermi, ma sarà disponibile su On Demand, e la storia di una sbiadita star del country (Heigl) che incontra un artista di strada a ruota libera (Barnes) in un momento cruciale in entrambe le loro vite, è il tipo di film che è facile da apprezzare vedendolo a casa.

Dopo anni di drammi come "Grey’s Anatomy" e commedie romantiche come "Knocked Up", i fan potranno restare sorpresi dalla Heigl che canta. "Katherine sa cantare, anche se lei ti dirà che non è vero", dice Mann. "Ha una bella voce. E’ proprio lei a cantare nel film".

L'attrice, che ha due figlie adottive, è sposata col cantautore Josh Kelley e attribuisce a lui il merito di averle dato il coraggio di accettare il ruolo in "Jackie & Ryan.» «Non credo che avrei potuto fare il film senza di lui ", dice Heigl. "Avevo bisogno di qualcuno di cui potevo fidarmi per chiedere il suo parere onesto."

Quando incontriamo Jackie nel film, però, lei non canta. In passato era stata una stella nascente del country, poi la sua carriera è andata in stallo e si è sposata nella ricca Manhattan, rinunciando ai suoi sogni. Ora Jackie è tornata alla sua pittoresca città natale di Ogden, nello Utah, con la figlia ed è a casa di sua madre dato che sta affrontando un difficile divorzio.

Un incidente stradale determina l’incontro con Barnes "Ryan", un chitarrista di strada che va in giro facendo su e giù dai treni. Mann, figlia del regista Michael Mann, è stata ispirata a scrivere la sceneggiatura, mentre era al festival South by Southwest qualche anno fa. Dopo aver sentito alcuni musicisti di strada, ha avuto una conversazione con uno di loro di nome Nick Hans e lo intervistato sulla sua vita mentre faceva ricerche per il film.

"Era sicuramente il ragazzo che cercavo. Mi ci sono voluti circa sei mesi per convincerlo a parlare con me perché non gli importava nulla di sceneggiature o di Los Angeles ", dice Mann. Alla fine, sono diventati amici, lui l’ha portata con lui a “saltare” sui treni ed è diventato consulente per il film, componendo alcune delle canzoni, e alcune delle basi per Ryan.

Nel film, mentre Jackie lotta per trovare di nuovo la sua voce come artista, il musicista vagabondo, che esegue numeri vecchio folk e blues, sta lottando per finire le sue canzoni, che ha cercato di scrivere per anni.

Batterista da tutta la vita, Barnes ha dovuto imparare a suonare la chitarra per il ruolo di Ryan. È diventato abbastanza bravo in poco tempo, anche se non abbastanza da poter eseguire tutta la raccolta di brani che sentiamo eseguire da Ryan e dal suo amico, Georgie (Lyle Werner). A differenza di Heigl, però, Barnes ha avuto esperienze come cantante, sia nei film che sul palco.

“E 'stato divertente ascoltare tutto questo folk e blues anni '20 e '30 e cercare di trovare una voce che sarebbe suonata contemporanea, ma che doveva essere anche un omaggio a quello stile di canto " dice l'attore britannico.

Quello che sta al centro di "Jackie & Ryan" sono domande come: “cos’ è, in ultima analisi, importante nella vita di un artista, la fama o il lavoro?"

I personaggi principali si trovano in differenti momenti cruciali della loro vita, per cui il casting per Mann era importante.

Quello che alla regista e sceneggiatore è piaciuto della Heigl, per il ruolo di Jackie, era che lei è "una di quelle attrici che, anche se non sta dicendo nulla, quando la telecamera è accesa si possono sentire i suoi pensieri."

Per Ryan, Mann ha ritenuto importante che il pubblico sentisse che aveva un cuore d'oro. "Anche se è un uomo di strada e un sopravvissuto, Nick non farebbe male a una mosca. Ben porta questo con lui, in ogni ruolo che interpreta. C'è questa generosità in lui ", dice Mann.

Come tutti quelli che cercano di migliorare il proprio mestiere, Mann dice di aver chiesto il parere del suo amico musicista Hans, "perché non voleva un contratto discografico e non voleva finire su 'The Voice'. Voleva solo suonare al meglio la chitarra. È questo che penso del fare cinema. Voler solo essere veramente bravi. "

Barnes, noto come il fascinoso Principe Caspian nei film de: "Le cronache di Narnia", dice che, come figlio di uno psichiatra e di una psicoterapeuta, è abituato a parlare delle cose e non si è realmente identificato con l’aspetto vagabondo di Ryan. D'altra parte, però, Barnes ha visto una sorta di "purezza" del personaggio, che è alla ricerca della sua arte.

Una sola cosa lega la Heigl ai fallimenti di Jackie. "Ho fallito un sacco, ma la differenza tra noi è che lei si è lasciata spezzare", dice l'attrice, che ha iniziato come modella a 12 anni e ha avuto il suo primo ruolo in un film a 14.

Dice che qualcuno di recente le ha chiesto quale consiglio avrebbe dato a qualcuno che vuole diventare attore. “Gli direi di accettare serenamente il fallimento perché questa è la natura di questo lavoro. Si può fallire un'audizione. Poi un giorno se sei fortunato, si può ottenere un ruolo e si può fallire ancora di più. "

Barnes, che ha iniziato a lavorare in teatro da adolescente, dice che come artista in qualche modo trova conforto nel “seguire l’onda”. Il viaggio non è semplicemente una scala mobile verso l'alto. "

Come regista indipendente, Mann sa che è spesso una strada tortuosa riuscire a fare un film, ma è anche gratificante. Grande fan del folk e della musica tradizionale, la regista ha dato piccoli ruoli ad Hans e al cantautore Ryan Bingham (dalla colonna sonora di "Crazy Heart"). Ha anche coinvolto Fergus Daly, che lei definisce un "geniale cantautore con cui andavo a scuola."

Inizialmente ha ambientato il film nella sua città natale di Lafayette, nell’Indiana, dove c'è festival per violinisti, ma durante la lavorazione il set di "Jackie & Ryan," è stato spostato a Ogden. Ciò che le è piaciuto della città dello Utah era che ha ampi orizzonti e vasti paesaggi: "Hai sempre bisogno di essere circondato visivamente dall'idea di avere una scelta"






Ancora grazie alla fantastica Skyler! :)

lunedì 15 giugno 2015

Ben per Bt . com - Sons Of Liberty

Questa è una delle ultime interviste rilasciate da Ben per la diffusione di Sons of Liberty, in questo caso a Singapore!


TRADUZIONE DI SKYLER PER BEN BARNES ITALIA FAN SPACE



Il britannico Ben Barnes interpreta l’eroe Americano Samuel AdamsBen Barnes, meglio conosciuto per il suo ruolo del Principe Caspian, sarà l’eroe americano Samuel Adams in TV
Di Yip Wai Yee

L'attore inglese Ben Barnes non ha avuto remore nell’accettare il ruolo dell’eroe-icona americano Samuel Adams nella miniserie Sons Of Liberty. Questo perché non aveva la minima idea di chi fosse Adams, uno statista americano ampiamente accreditato come uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, essendo stato uno dei leader del movimento che portò alla rivoluzione americana nel corso del 18° secolo.

In un'intervista telefonica con LIFE! dalla sua casa di Los Angeles, Barnes, 33 anni, ammette: "Penso che ci sarebbe stata un po’ di pressione, essendo io britannico ad interpretare lui, ma ero un po' fortunato nella mia ignoranza, perché non sapevo molto di quel periodo. Ovviamente, sapevo chi era Benjamin Franklin o Thomas Jefferson, ma ignoravo che questo ragazzo chiamato Sam Adams era stato anche lui coinvolto nella stessa vicenda durante lo stesso periodo."

La nuova mini-serie TV storica in tre parti, segue un gruppo di giovani radicali che si unirono per ribellarsi ai governanti britannici per rendere l'America una nazione. Sarà trasmessa in anteprima a Singapore stasera su History (StarHub TV Canale 401).

Data l'"ignoranza" di Barnes in materia, leggere la sceneggiatura è stato come "leggere un romanzo fantasy", dice con una risata. "Mi ci sono buttato dentro. Ero così affascinato dalla storia, che mi sono seduto per cinque ore e ho letto la sceneggiatura dalla prima all'ultima pagina, senza fermarmi nemmeno per una pausa toilette."
La serie è la prima incursione dell'attore nella TV americana, dopo essersi fatto un nome in film come il blockbuster “Le cronache di Narnia: Il principe Caspian” (2008), in cui interpretava il ruolo principale, e “Seventh Son” (2015), dove ha interpretato un giovane con poteri magici, al fianco di Jeff Bridges.
A differenza di un certo numero di attori che professano il loro amore per il lavoro sul palco, lui dice che è un grande fan della TV.
"Io guardo molta TV. La Televisione in questi giorni è così coinvolgente, anche più di molti film. Ma essendo TV, è ovviamente necessario spendere molto più tempo sul ruolo, quindi voglio rendergli giustizia. Spero di trovare un personaggio televisivo che mi si addice e al quale io possa veramente dare vita. Sono sicuramente e attivamente alla ricerca di ruoli."

1 - In che modo pensi che Sons Of Liberty attirerà gli spettatori che hanno poca familiarità con la storia Americana, in particolare gli spettatori al di fuori degli Stati Uniti?
Bene, io spero che siano come me e restino intrigati dalla storia a prescindere se conoscono o meno i personaggi. È eccitante, romantica e ci sono dinamiche molto interessanti in materia di politica, violenza e lotta di classe. Penso che chiunque, in qualunque paese, può essere capace di relazionarsi a questi temi in qualche modo. L’idea di combattere per la tua gente è assolutamente universale. 

2 - In Sons Of Liberty, come è stato lavorare con Rafe Spall, l’unico altro attore britannico che interpreta John Hancock? Voi due condividete molte scene.
Lui è davvero grandioso. Ha fatto molte cose meravigliose ed è un attore incredibilmente naturale e talentuoso. È britannico ma non lo conoscevo prima di questo lavoro. In realtà non conoscevo nessuno del cast, il che è piuttosto sorprendente perchè di solito tu scopri che hai già lavorato con almeno una persona del cast quando inizi un nuovo lavoro. 

3 - Come è stato lavorare con un cast quasi del tutto maschile in Sons Of Liberty?
C’era sempre un sacco di birra da bere, quando c’è un cast tutto maschile diventa tutto molto "drinkey". Mentre giravamo faceva molto, molto caldo. Per sei giorni alla settimana combattevamo vestiti di cotone pesante e pelle e andavamo a cavallo, poi la domenica ce ne stavamo in pantaloncini, in piscina o semplicemente a chiacchierare. Era uno scenario fantastico. Lavorare duramente e poi rilassarsi alla grande. 

4 - Hai affermato in una intervista precedente che la faccia dell’uomo sull’etichetta della birra “Samuel Adams” in realtà è quella di Paul Revere, un’altra figura importante della Rivoluzione, perché Adams non era considerato abbastanza di bell’aspetto. Cosa ne pensi in proposito? 
Sono in parte responsabile di questa affermazione perchè qualcuno mi ha raccontato questo aneddoto e io l’ho preso per vero e l’ho riferito in un’intervista. Ma poi qualcuno della casa che produce la birra mi ha chiamato e mi ha detto che il ritratto sulle bottiglie è proprio di Sam Adams. Credo di essere stato troppo ingenuo.

5 - Per il tuo ruolo di Sam Adams, hai dovuto fare allenamento fisico? 
Abbiamo fatto un veloce seminario sull’uso delle pistole ma non mi hanno realmente coinvolto. A parte Paul Revere, che era famoso per quello, non hanno voluto mostrare i Padri Fondatori come dei violenti o degli assassini. Sono stati molto attenti a non travisare le reali figure storiche e politiche. 

6 - Sei stato scritturato per diversi ruoli fantasy o storici. Ti senti incastrato in ruoli d'epoca? 
Non particolarmente, perchè ho fatto anche film ambientati in epoca moderna. Ma credo che i miei ruoli migliori sono stati proprio quelli in film fantasy o d’epoca. Non è una cosa così terribile essere incastrati i questi ruoli, se proprio devo essere incastrato in qualcosa, perché ti permette di guardare il mondo da tante diverse prospettive. Interpretare qualcuno che vede il mondo con gli occhi di uno vissuto nel 1776 è una cosa molto interessante per me. 

7 - Sei diventato immediatamente un rubacuori dopo aver interpretato il Principe Caspian nei film di Narnia. Ti riconoscono spesso per la strada? 
Non vengo riconosciuto molto spesso, veramente. Ho fatto in modo di mantenere un profilo tranquillo e leggermente fuori dai radar e non me ne dispiace. Ho visto molte persone passare dall’anonimato alla grande fama molto velocemente e non è una cosa facile da gestire. 

8 - In che modo vorresti essere ricordato? 
Non penso molto a come le generazioni future mi ricorderanno, ma è importante che la mia famiglia e i miei amici siano orgogliosi di ciò che sto facendo. Spero solo di aver fatto del mio meglio nel mio lavoro e di aver reso giustizia nel modo in cui racconto le storie.


Per l'intervista in originale cliccate qui:


Ancora grazie alla stupenda Skyler!

giovedì 11 giugno 2015

Ben per Standard UK

In occasione della trasmissione di Sons Of Liberty su History UK, Ben è stato intervistato a proposito del suo ruolo di protagonista.

Ecco un'altra delle recenti interviste!


TRADUZIONE DI SKYLER PER BEN BARNES ITALIA FAN SPACE


Intervista a Ben Barnes:
‘Nessun tè è stato maltrattato durante la lavorazione di Sons of Liberty’ 

L’attore britannico parla di come è diventato un traditore, di come ha vivacizzato la storia e del salvataggio delle casse di tè nel nuovo dramma storico. 
Il Londinese Ben Barnes diventa uno dei più famosi figli - e padri - d’America in Sons of Liberty (In onda su History), nel quale interpreta il combattente per la libertà nonchè ispiratore di una marca di birra, Samuel Adams.
Abbiamo parlato con Ben per chiedergli perchè è così “traditore” e per scoprire quale era l’unica cosa che non era disposto a fare per quel ruolo. 

Domanda: Ben, che genere di brutto traditore sei? 
Risposta: Quando ho accettato il lavoro, ho pensato: “Fantastico. Questo tipo è chiaramente l’eroe, è scaltro, è un leader, sarà grandioso” E’ stato solo quando stavamo girando che mi sono accorto che gli altri Padri Fondatori tranne John Hancock che era interpretato da Rafe Spall, erano americani. La cosa mi ha colpito. “Cosa ho fatto? Sono un traditore!” Mi hanno preso un pò in giro per questo mentre giravamo. C’era una scena in cui rubiamo della polvere da sparo e ci travestiamo da Giubbe Rosse. Ho provato una di queste uniformi ed è stato l’unico costume che non hanno dovuto adattare, erano molto pignoli sulla lunghezza delle maniche e sulle rifiniture. Per tutto il giorno me ne sono andato in giro con questa uniforme rossa, davanti a tutti e dicendo: “Mi sta bene. Penso che il rosso è il mio colore e credo di aver fatto un terribile errore” Ma sono un tremendo, un tremendo traditore! 

D: Hai subito riconsiderato la parte una volta indossata la giubba rossa? 
B: Stavamo provando con l’accento americano e qualche volta ho provato a lanciare qualche frase con un deciso accento inglese per mandare in confusione i presenti. È stato divertente scherzare in quel modo. 

D: Quale è stata la reazione negli Stati Uniti a te che interpreti una figura così importante nella storia americana?
R: La reazione è stata incredibile. È il primo lavoro che ho fatto che vedevo alla televisione piuttosto che ad una premiere, così ho invitato un po’ di amici e abbiamo bevuto qualche birra. Lo abbiamo guardato - compresa la pubblicità e il resto – ed è stata un’esperienza eccitante. I puristi della storia hanno detto che quando Paul Revere grida, 'Gli inglesi stanno arrivando!' non è proprio esatto; erano tutti inglesi. Non avevano ancora affermato la loro indipendenza, quindi non eravamo noi contro gli inglesi, ma è più divertente in questo modo. Gli inglesi sono come la voce di Jeremy Irons dall’altro capo di un telefono in Die Hard - sinistra e machiavellica.

D: È stato affascinante per un tipico inglese interpretare un simile ruolo da mascalzone? 
R: È sempre divertente, puoi metterti in evidenza e non ci sono i limiti imposti dalla serietà. Abbiamo avuto un attore inglese che ha interpretato Spider-Man, un altro che ha interpretato Superman e prima ancora un altro che ha interpretato Batman, quindi alla fine perché non averne uno che interpreta Sam Adams?

D: Hai sentito il peso della storia sulle tue spalle accettando la parte? 
R: Si, mentre leggevo il copione e quando mi sono trovato per la prima volta sul set a svolgere in maniera giudiziosa il mio compito. Ho letto una biografia di Sam Adams e ascoltato degli audiolibri che parlavano di lui e di queste riunioni negli oscuri retrobottega delle locande. È stato forte leggere e ascoltare di questi momenti e renderti conto che stai girando una scena che li riproduce esattamente. Quando arrivi a quel momento, hai la responsabilità di conferirgli la giusta profondità. Ma quando lo stile del lavoro che stavamo facendo è stato evidente, è diventato un po’meno importante. Ci sono stati un sacco di adattamenti molto aridi nei film e alla tv, di questo periodo, e il nostro team ha voluto renderlo più emozionante e avventuroso. Le persone che hanno lavorato alla storia non hanno avuto timore di riadattare qualche parte finché rimanevano fedeli allo spirito della rivoluzione. Non hanno stravolto ogni cosa, ma se c'era una scena in cui ero inseguito sui tetti dai soldati e sembrava un po’ un videogioco, andava bene lo stesso. Gli autori una volta mi hanno spiegato che quella era la loro versione della storia, e che non dovevo sentirmi a disagio nell’interpretare questa figura storica. Purché Sam Adams si presenti come la figura principale che conosciamo dal principio alla fine.

D: Ti è piaciuto conoscere la storia attraverso queste serie che sanno dare alle storie un’energia tutta particolare? 
R: Mi è piaciuto, ma mi è capitato di osservare questi personaggi e capire quanto poco sappiamo del valore militare di Washington, del fascino e dell’inventiva di Franklin, o del passato da avvocato di Adams. Ma quando li metti tutti insieme è divertente guardarli interagire come gli Avengers, condividendo gli stessi obiettvi e ideologie e combinando insieme le loro abilità per raggiungere lo scopo. Se vai a Boston e vedi la statua di Sam Adams, trovi scritto sul retro “Incorruttibile e senza paura” ti sembra la descrizione di un Avenger. È uno show di cinque ore che si guarda con molta facilità e l’ultima cosa che desideri è che la storia di questi grandi uomini venga dimenticata solo perché non è abbastanza commerciale. 

D: Ma da buon inglese come hai reagito quando tonnellate di tè sono state versate in mare? 
R: Mi sono assicurato che nessun tè fosse maltrattato durante la lavorazione. Ho controllato che non ci fosse nulla nelle casse, comportandomi come se il tè fosse alla pari degli animali impiegati sul set. E se ci fai caso, non lancio nessuna cassa di tè durante la scena. Ci sono delle cose che puoi essere preparato a fare per un ruolo; prendere peso, tagliare i capelli, ma non sprecherò mai del tè.




Ancora grazie alla meravigliosa Skyler!