Questa è una delle ultime interviste rilasciate da Ben per la diffusione di Sons of Liberty, in questo caso a Singapore!
TRADUZIONE DI SKYLER PER BEN BARNES ITALIA FAN SPACE
Il britannico Ben Barnes interpreta l’eroe Americano Samuel AdamsBen Barnes, meglio conosciuto per il suo ruolo del Principe Caspian, sarà l’eroe americano Samuel Adams in TV
Di Yip Wai Yee
L'attore inglese Ben Barnes non ha avuto remore nell’accettare il ruolo dell’eroe-icona americano Samuel Adams nella miniserie Sons Of Liberty. Questo perché non aveva la minima idea di chi fosse Adams, uno statista americano ampiamente accreditato come uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, essendo stato uno dei leader del movimento che portò alla rivoluzione americana nel corso del 18° secolo.
In un'intervista telefonica con LIFE! dalla sua casa di Los Angeles, Barnes, 33 anni, ammette: "Penso che ci sarebbe stata un po’ di pressione, essendo io britannico ad interpretare lui, ma ero un po' fortunato nella mia ignoranza, perché non sapevo molto di quel periodo. Ovviamente, sapevo chi era Benjamin Franklin o Thomas Jefferson, ma ignoravo che questo ragazzo chiamato Sam Adams era stato anche lui coinvolto nella stessa vicenda durante lo stesso periodo."
La nuova mini-serie TV storica in tre parti, segue un gruppo di giovani radicali che si unirono per ribellarsi ai governanti britannici per rendere l'America una nazione. Sarà trasmessa in anteprima a Singapore stasera su History (StarHub TV Canale 401).
Data l'"ignoranza" di Barnes in materia, leggere la sceneggiatura è stato come "leggere un romanzo fantasy", dice con una risata. "Mi ci sono buttato dentro. Ero così affascinato dalla storia, che mi sono seduto per cinque ore e ho letto la sceneggiatura dalla prima all'ultima pagina, senza fermarmi nemmeno per una pausa toilette."
La serie è la prima incursione dell'attore nella TV americana, dopo essersi fatto un nome in film come il blockbuster “Le cronache di Narnia: Il principe Caspian” (2008), in cui interpretava il ruolo principale, e “Seventh Son” (2015), dove ha interpretato un giovane con poteri magici, al fianco di Jeff Bridges.
A differenza di un certo numero di attori che professano il loro amore per il lavoro sul palco, lui dice che è un grande fan della TV.
"Io guardo molta TV. La Televisione in questi giorni è così coinvolgente, anche più di molti film. Ma essendo TV, è ovviamente necessario spendere molto più tempo sul ruolo, quindi voglio rendergli giustizia. Spero di trovare un personaggio televisivo che mi si addice e al quale io possa veramente dare vita. Sono sicuramente e attivamente alla ricerca di ruoli."
1 - In che modo pensi che Sons Of Liberty attirerà gli spettatori che hanno poca familiarità con la storia Americana, in particolare gli spettatori al di fuori degli Stati Uniti?
Bene, io spero che siano come me e restino intrigati dalla storia a prescindere se conoscono o meno i personaggi. È eccitante, romantica e ci sono dinamiche molto interessanti in materia di politica, violenza e lotta di classe. Penso che chiunque, in qualunque paese, può essere capace di relazionarsi a questi temi in qualche modo. L’idea di combattere per la tua gente è assolutamente universale.
2 - In Sons Of Liberty, come è stato lavorare con Rafe Spall, l’unico altro attore britannico che interpreta John Hancock? Voi due condividete molte scene.
Lui è davvero grandioso. Ha fatto molte cose meravigliose ed è un attore incredibilmente naturale e talentuoso. È britannico ma non lo conoscevo prima di questo lavoro. In realtà non conoscevo nessuno del cast, il che è piuttosto sorprendente perchè di solito tu scopri che hai già lavorato con almeno una persona del cast quando inizi un nuovo lavoro.
3 - Come è stato lavorare con un cast quasi del tutto maschile in Sons Of Liberty?
C’era sempre un sacco di birra da bere, quando c’è un cast tutto maschile diventa tutto molto "drinkey". Mentre giravamo faceva molto, molto caldo. Per sei giorni alla settimana combattevamo vestiti di cotone pesante e pelle e andavamo a cavallo, poi la domenica ce ne stavamo in pantaloncini, in piscina o semplicemente a chiacchierare. Era uno scenario fantastico. Lavorare duramente e poi rilassarsi alla grande.
4 - Hai affermato in una intervista precedente che la faccia dell’uomo sull’etichetta della birra “Samuel Adams” in realtà è quella di Paul Revere, un’altra figura importante della Rivoluzione, perché Adams non era considerato abbastanza di bell’aspetto. Cosa ne pensi in proposito?
Sono in parte responsabile di questa affermazione perchè qualcuno mi ha raccontato questo aneddoto e io l’ho preso per vero e l’ho riferito in un’intervista. Ma poi qualcuno della casa che produce la birra mi ha chiamato e mi ha detto che il ritratto sulle bottiglie è proprio di Sam Adams. Credo di essere stato troppo ingenuo.
5 - Per il tuo ruolo di Sam Adams, hai dovuto fare allenamento fisico?
Abbiamo fatto un veloce seminario sull’uso delle pistole ma non mi hanno realmente coinvolto. A parte Paul Revere, che era famoso per quello, non hanno voluto mostrare i Padri Fondatori come dei violenti o degli assassini. Sono stati molto attenti a non travisare le reali figure storiche e politiche.
6 - Sei stato scritturato per diversi ruoli fantasy o storici. Ti senti incastrato in ruoli d'epoca?
Non particolarmente, perchè ho fatto anche film ambientati in epoca moderna. Ma credo che i miei ruoli migliori sono stati proprio quelli in film fantasy o d’epoca. Non è una cosa così terribile essere incastrati i questi ruoli, se proprio devo essere incastrato in qualcosa, perché ti permette di guardare il mondo da tante diverse prospettive. Interpretare qualcuno che vede il mondo con gli occhi di uno vissuto nel 1776 è una cosa molto interessante per me.
7 - Sei diventato immediatamente un rubacuori dopo aver interpretato il Principe Caspian nei film di Narnia. Ti riconoscono spesso per la strada?
Non vengo riconosciuto molto spesso, veramente. Ho fatto in modo di mantenere un profilo tranquillo e leggermente fuori dai radar e non me ne dispiace. Ho visto molte persone passare dall’anonimato alla grande fama molto velocemente e non è una cosa facile da gestire.
8 - In che modo vorresti essere ricordato?
Non penso molto a come le generazioni future mi ricorderanno, ma è importante che la mia famiglia e i miei amici siano orgogliosi di ciò che sto facendo. Spero solo di aver fatto del mio meglio nel mio lavoro e di aver reso giustizia nel modo in cui racconto le storie.
Per l'intervista in originale cliccate qui:
Ancora grazie alla stupenda Skyler!
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